LA
CHIESA DI S. PIETRO DE VINIALIBUS IN BARILE
PREMESSA: TRATTASI
DELL'ANTICA PARROCCHIALE DI FONTEAVIGNONE AL TEMPO DEL
CASTELLO DI BARILI (VEDASI FONTESTORY); POSTO A QUOTA 850 MT, TRA GLI
ODIERNI BORGHI DI CASENTINO, TUSSILLO E FONTEAVIGNONE. LA SACRA EDIFICAZIONE E'
FATTA RISALIRE ALLA FINE DEL SECOLO VIII.
Dopo la distruzione
del castello avvenuta nell'anno 1275, essendosi costituite parrocchiali le
chiese di S. Maria di Casentino e S. Agata di Tussillo, l'antica chiesa di S.
Pietro de Vinialibus, che ormai aveva perduta la sua
maggiore importanza, si ascrisse alla terra di Fonteavignone. E' da supporre
che la chiesa dovette essere seriamente danneggiata
dai terremoti degli anni 1456 e 1461 per la qual cosa gli abitatori della Fonte
ritennero più utile trasformare a parrocchia la comitale cappella di S. Maria
delle Grazie 'intra moenia' anziché riparare l'antica S. Pietro. A questa
determinazione certamente influì la pestilenza del 1478 che quasi spopolò il piccolo
centro. Sia come sia, nel 1525 parrocchiale di
Fonteavignone non è più S. Pietro de Vinialibus bensì S. Maria Assunta in
Cielo. Dalla vecchia parrocchia pervennero alla nuova il
bellissimo quadro Madonna del Rosario, l'artistico Fonte Battesimale e
la campana grande, sopravvissuti fino a noi. Detta campana sarebbe appartenuta
all'antico castello dei Barili. Quando questi fu demolito la campana andò in
frantumi ma di nuovo fusa fu posta sul campanile di S.
Pietro e da qui collocata su S. Maria Assunta. Sulla parte superiore come su quella inferiore di quel sacro bronzo vi sono delle
iscrizioni latine con caratteri gotici antichi, che il tempo ha corroso e reso
illeggibili. E ancor oggi questa campana, che per
secoli è stata testimone e compagna delle gioie e dei dolori di quelli che
furono e di quelli che sono, col suo suono forte e armonioso par che a noi
ricordi le antiche glorie della Terra dei Barili.
(Liberamente tratto
dalle opere di Gustavo Rosa)