LA PAURA E' FATTA DI NULLA

Ho sempre considerato il Santo Natale un momento particolare, la nascita di una Persona speciale, un compleanno ecco. Mi sono preparata a questa festa, che si considera la più bella e dolce dell’anno, a modo mio, ma questa volta sento solo tanta malinconia ed un’infinita stanchezza. Saranno le difficoltà economiche in cui versa il mio bistrattato paese, sarà la paura di un futuro incerto che non abbraccia solo me ma soprattutto i nostri giovani, ma il periodo di Avvento non ha la stessa magia degli anni passati. E una sensazione che porta tutti a guardarci con diffidenza e paura, ecco paura è il sentimento che serpeggia di più soprattutto nell’ambito lavorativo e in quello della salute. Paura di morire, paura della sofferenza, paura del  domani. L’altro giorno in classe una ragazza mi chiedeva come si fa a non aver paura, ad essere sicuri delle proprie scelte ed io le ho risposto che si può sapere solo vivendole. Ma davanti ai suoi occhi disarmanti ho sorriso e mi è tornato in mente un episodio di quand’ero bambina e mi piace ricordarlo perché coinvolge anche il mio paesello. Ero a passare le vacanze estive con la mia famiglia a Fonteavignone e precisamente a quella che io chiamo “La casa vecchia”, quella che con tanta caparbietà ho voluto, rinunciando all’altra nuova e bella ma che, per motivi diversi, non sentivo mia. Ebbene era una sera d’estate, un di quelle sere in cui grandi e piccini ci ritrovavamo fuori a contare le stelle a veder le lucciole. Non ricordo il perché, la mamma mi chiese di andare a prendere una cosa in camera da letto sopra, ma la scala di legno non era illuminata ed io ero piccola: avrò potuto avere sette anni e, come molti bambini, avevo paura del buio. Non volevo andarci. Oggi si chiamerebbe uno psicologo oppure si cercherebbero i perché reconditi di questo stato d’animo, ma allora si era molto più semplici: io ero solo una bambina che aveva paura dl buio e basta e che per questo non voleva salire. Davanti a questa rivelazione mia madre fece una scrollatina di spalle ma mio padre, solitamente severo, mi prese per mano e mi disse:”Vieni con me.” La piccola mano nella sua mi sentii rassicurata, mi portò sulla scala e nelle stanze buie e mi disse:”Vedi, tocca al buio ci sono le stesse cose che alla luce. Allora hai visto? La paura è fatta di nulla”. Tornai giù con lui non senza quanto mi era stato richiesto. Le sue parole, il suo gesto ed il senso di sicurezza e calore che mi dava la sua mano mi sono rimaste impresse. Molte volte nella mia vita ho passato momenti bui ed ho ricordato le parole di mio padre e  ed ho vinto i miei timori. Voglio farlo anche adesso, in questo periodo veramente particolare, veramente duro e dimostrare e dimostrarmi che la paura è fatta di nulla.

(Marianna Lucantonio)