S E G R E T A T O!!
COMMISSIONE M.A.T.
CODICE 2145HAI78
DICHIARAZIONI TESTE DELTA JAY
Era un afoso pomeriggio di gennaio, e già questo
poteva sembrare strano. L’astronave atterrò all’ara dei Rosa sbilanciandosi su
un fianco. Ne discese un ominide verde, calvo, alto non più di un metro e mezzo
che prese a calci il velivolo come se questo l’avesse tradito. Io stavo aspettando la corriera dentro la casetta, gustai la
scena tra il timore di essere visto e la tentazione di soccorrerlo. L’alieno,
che calzava stivaletti gommati e indossava una tuta gialla con una ‘V’ impressa
sul petto, si diresse verso il paese passando
davanti la grande casa di Tom; più forte della
paura, cominciai a seguirlo lungo la via. Curiosamente non potevo condividere
la mia meraviglia con altre persone, che sembravano
eclissate nel nulla. L’essere misterioso si era poi fermato davanti la
centenaria cantina di Leonora. Dopo che ebbe bussato per sette volte senza esito lo scrutai raccogliere un fiasco vuoto e avviarsi
verso le vasche, svoltare a destra dinanzi la chiesa di S. Antonio e salire
diretto, come se già la conoscesse, sino
alla fonte vecchia. Qui ‘Verdicchio’, come in seguito
lo ribattezzai, riempì la bottiglia con l’acqua della sorgente e risalì lungo la
‘cristizia’ fino allo spaccio di Orazio, picchiando di
nuovo sette volte sul portone. Solerte riprese il cammino tentennando di fronte
la casa di Anselmo, poi accelerò definitivamente il
passo fino alla sua cosmonave, dove lo vidi travasare la bottiglia all’interno
d’una sorta di serbatoio. Prima di risalire a bordo volse lo sguardo verso
l’abitato agitando la manina come per salutarmi, nonostante fossi nascosto
dietro il garage di Paquito. Senza rumore l’ufo s’alzò in volo, riprendendo la
sua rotta imperscrutabile. Provai una sconosciuta sensazione di vuoto tornando
verso casa. Quella sera sulla ruota del lotto di Venezia venne
estratto l’ambo 7-77. Controllai sulla vecchia smorfia di nonno il significato
di quell’accoppiata, rimanendo basito quando trovai la corrispondenza con Ufo-Venere.
Verdicchio forse non sapeva che in paese non c’era una ricevitoria, ma mi
piacque pensare che avesse voluto farmi un regalo. I colori
Giallo e Verde dell’extraterrestre rivivranno anni dopo nei nuovi colori
sociali del paese, piccolo segreto auspicio di fratellanza universale. Potrà sembrare strano, tutto è cominciato un afoso
pomeriggio di gennaio.
Riunita in seduta straordinaria,
la M.A.T. Commission,
esaminata l’istanza di …omissis…, delibera la cessata
segretezza del presente documento in ordine a sua eventuale divulgazione.
Omissis…, aprile 2005
L I B E R A T O R I A
(un mistero fontanaro)